Profilo


Cracovia - KrakówSono nata a Cracovia, città magica, e vivo in Sicilia, isola delle meraviglie. Non male, direi.

Il mio ufficio si trova a Messina, che dà il nome all’omonimo Stretto, luogo di incontro dei due mari: qui le acque fredde dello Ionio si mescolano con le calde onde del Tirreno e mi piace pensare che quel fondersi dei due tratti contrapposti sia anche uno dei motivi per i quali mi trovo così bene in questo ambiente.

Sono arrivata a Messina nel 1988 grazie ad una borsa di studio vinta quando ero studentessa di filologia italiana all’Università Jagellonica di Cracovia.

Anche se quando da piccola mi veniva chiesto cosa vorresti fare da grande? Rispondevo immancabilmente vorrei fare la traduttrice. Già all’età di 12 anni il mio percorso professionale non è stato lineare né immediato.

Nei primi anni della mia permanenza in Sicilia sono stata assorbita dagli impegni familiari e dalla gioia di crescere mio figlio. Nello stesso tempo ho sempre tradotto: per diletto o pro bono pubblico durante le visite delle delegazioni ufficiali polacche a Messina oppure nelle conferenze internazionali con la partecipazione degli ospiti polacchi organizzate dall’Università di Messina.B2B Food&Beverage Catania2

Nel frattempo ho frequentato corsi d’aggiornamento professionale, seminari e webinar del settore che mi hanno certamente aiutato a diventare una traduttrice competente.

Adesso, dopo quasi due decenni di pratica sul campo sono convinta che tradurre sia uno di quei mestieri che si basano principalmente sull’esperienza e sulla fiducia guadagnata nel tempo. La conoscenza di una lingua è solo un punto di partenza.

Fare il traduttore freelance non è facile e di solito ci vuole qualche anno prima che le commesse comincino ad arrivare nel modo più o meno costante.

Oserei dire che la pazienza e la perseveranza fanno parte dei requisiti professionali allo stesso modo di una conoscenza linguistica e di una preparazione culturale.

Tradurre è un’abilità che si affina. Una volta che cominci ad avere i primi clienti la qualità del tuo lavoro e l’etica professionale ti aiuteranno a sviluppare la tua attività.

Traduzione olistica e due o tre cose su di me

Mi piace avere un approccio olistico alla vita, vederla nel modo più ampio non solamente come la somma dei singoli avvenimenti. Un po’ come nella traduzione, dove per rendere il senso di una frase non bisogna quasi mai soffermarsi al significato di una parola, ma rendere il significato dell’intera frase.

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Palermo Luglio 2015

Mi appassionano i modi di dire che sono, talvolta, come delle piccole immagini dipinte dalla lingua. Il mio modo di dire preferito trzeba sobie jakoś radzić – powiedział baca – zawiązując sobie buta dżdżownicą [occorre arrangiarsi, disse il montanaro, legandosi la scarpa con un lombrico] è polacco. Ritengo che la sua versione inglese (anche se il proverbio è di origine africana) sia it’s trouble that makes the monkey chew on hot peppers [sono i guai a costringere la scimmia a masticare il peperoncino] , ma sono ancora alla ricerca di un adeguato traducente in italiano perché a mali estremi, rimedì estremi mi sembra troppo piatto.

Amo i dialetti italiani che considero fonte di ricchezza per la lingua italiana.

Sento un forte legame con il blues, musica magica nella quale, come nella vita, le solite quattro note vengono interpretate da ciascuno nel modo individuale.

Adoro il talento, la passione e l’autenticità di Paolo Nutini. Forse anche perché assomiglia un po’ a mio figlio.

“La traduzione non è solo una questione di parole: il punto è rendere comprensibile un’intera cultura”

Anthony Burgess

  • Non sono solamente una traduttrice – sono essenzialmente un’imprenditrice che è anche una traduttrice
  • Senso dell’urgenza – i problemi dei miei clienti sono i miei problemi – se il cliente ha una richiesta, rispondo immediatamente cercando di risolvere il problema. E le date di consegna sono per me degli impegni vincolanti
  • Capisco l’importanza degli accordi commerciali e se non li trovo congrui cerco di negoziare le condizioni di collaborazione in modo tale che siano soddisfacenti per entrambe le parti
    le mie tariffe sono negoziabili ma ci sono dei limiti oltre i quali l’attività professionale non può andare